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Questo libro nasce dall'incontro di due persone - due amici-, Giulio Cerati, geometra ma ancora più cuoco, e Corrado Costa, avvocato, ma in questo caso artista, poeta e disegnatore. Dal loro sodalizio - un divertimento, una passione quasi amorosa, un corto circuito - nasce questa raccolta di invenzioni gastronomiche, narrate da Ivana Rossi. Non ricette nel senso comune del termine, ma proposte culinarie illuminanti e sorprendenti che, nel rifiutare con decisione la pratica propinata dagli chef d'avanguardia, i quali riducuono il cibo a trucioli, bastonicini, creme, polveri e cubetti, chiamano in causa la verità del sapore. Una verità che ha per protagonisti polli ruspanti, anatre, pesci e conigli, ma anche salse e frutta esotica, accostate in modo assolutamente inatteso, con l'intento di provocare l'intelligenza del palato e frantumare, masticandoli sotto i denti, il banale senso dell'ordine e dell'ovvio. Si delinea così, in queste pagine, una strada fatta di poesia e di paradossi, di ironia e di accostamenti magici, di cucina e letteratura, ma soprattutto di padronanza fiera delle cose.